Ciao Francesco. E grazie

Nei giorni convulsi del Festival di Sanremo, se ne è andato Francesco Di Giacomo, portato via da un incidente stradale o, forse, solo qualche istante prima, da un malore. Di Giacomo era la voce del Banco, un artista vero e generoso, un uomo immediato e semplice. Con il Banco negli anni Settanta fece epoca, ma anche in tempi successivi, sino ai giorni nostri, oltre ad essere rimasto un riferimento nell’evoluzione della musica in Italia, il Banco e quindi Di Giacomo, sono stati un segno distintivo di un’epoca, in realtà mai tramontata. L’Associazione AnniVerdi gli deve qualcosa. Nel 2007, quando I Presi per Caso, dopo avere preso parte al Biella Festival del 2006 (con il brano “Il tempo della prigione” scritto da Alessandro Hellmann e Salvatore Ferraro), decisero di realizzare un album molto particolare intitolato “Delinquenti”, lo fecero con i marchi di Biella Festival e di Musica made in Biella, che sono marchi dell’Associazione Artistica AnniVerdi. E Francesco Di Giacomo prestò la sua splendida voce per l’esecuzione della traccia speciale, “Scacchi ner cielo”, brano scritto da Salvatore Ferraro. Per tutti fu un “regalo” bellissimo, che venne a nobilitare un lavoro già di per sé assai significativo, visto che i musicisti de I Presi per Caso sono tutti personaggi che, in diversi contesti e per diverse ragioni, hanno vissuto un’esperienza detentiva nelle carceri romane di “Rebibbia”. Alla lavorazione di quell’album partecipò anche Rodolfo Maltese, altro esponente del Banco.