Prima che abbiano inizio i lavori della Commissione d’ascolto, chiamata alla scelta dei 12 finalisti che il prossimo 8 novembre approderanno a Biella, per esibirsi sul palcoscenico del teatro Sociale “Villani”, vorrei ritagliarmi lo spazio per qualche riflessione. Innanzitutto, grazie! Siete in 123 e non era mai accaduto prima. Siete tantissimi e questo rivela come Biella Festival, negli anni, sia stato capace di guadagnarsi stima, fiducia e, se mi permettete, da parte di chi ci è stato ed ora ha deciso di tornare, fors’anche un po’ di affetto. La vostro presenza, così numerosa, ci rende orgogliosi. Ed anche consapevoli di dover lavorare sempre meglio, seppure in tempi sempre più difficili, per consolidare un’immagine che profuma di passione e sa di bucato, le essenze che più ci piace condividere con tutti voi. Domani però, saremo costretti a fare delle scelte. Vorrei ripetere un concetto espresso tante volte in questi anni, rivolgendomi a coloro che non saranno tra i dodici finalisti: non sarà in nessun caso una “bocciatura” dell’artista, men che meno della persona, ma sempre e comunque della canzone. Il che significa che lo stesso artista, con un’altra canzone, forse avrebbe potuto farcela. Vale a dire che, a riprovarci il prossimo anno, non sarebbe fuori luogo. Ai dodici che approderanno alla finale invece, cioè percentualmente un po’ meno del 10 per cento dei partecipanti, voglio dire che già il fatto di essere parte di quella magnifica dozzina, equivale ad una vittoria. Saranno tutti potenziali vincitori del 16° Biella Festival ed a fare la differenza saranno soltanto le emozioni della dimensione “live”, la soggettività di giudizio dei membri della Giuria e le alchimie del momento, che possono rendere straordinaria o semplicemente bella una performance. A tutti comunque, sin da ora, un cordialissimo “in bocca al lupo”. E che la festa cominci. E sia festa per tutti.